Chi è Stefano Lai il giovane pugile sardo?

Chi è Stefano Lai il giovane pugile sardo?
Stefano Lai il giovane pugile sardo classe 2001 della prestigiosa Accademia Pugilistica Sardegna da poco passato nel professionismo.
Fotografia a cura di @LucaPorcu
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Stefano Lai il giovane pugile sardo classe 2001 della prestigiosa Accademia Pugilistica Sardegna da poco passato nel professionismo.

Grazie per aver deciso di fare due chiacchiere con noi. Siamo entusiasti di avere l’occasione di poter raccontare la tua storia personale e sportiva.

Quale è la ragione che ti ha spinto a voler fare pugilato, soprattutto da quanto pratichi questo sport e perché hai scelto l’Accademia Pugilistica Sardegna?

<< Pratico questo sport da quando sono piccolo, precisamente dall’età di 8 anni. Sono andato a vedere una lezione all’accademia, perché lì si allenava mio zio. Mi accompagnò mio padre, appassionato di pugilato, che avrebbe voluto che io diventassi un pugile.

È anche grazie a lui infatti che mi sono appassionato a questa disciplina, mi ha sempre spronato e portato ad ogni allenamento. >>

Che tipo di rapporto hai con i tuoi maestri ed i tuoi compagni? Li ritieni fondamentali per la preparazione ai tuoi match?

<< I miei allenatori e i miei compagni sono la mia seconda famiglia e ovviamente li ritengo tutti molto importanti per la preparazione di ogni match.

Alessandra e Maurizio si occupano della mia preparazione fisica. Signor Paolo mi da consigli e mi spiega la vera tecnica del pugilato.

Maestro Ercole è sempre disponibile e mi aiuta anche lui in vari allenamenti e affianca il mio maestro Paolo, per me un punto di riferimento.

Lui non solo mi aiuta nell’allenamento fisico, ma mi sprona e mi motiva anche tanto mentalmente, è un secondo padre per me. >>

Pensi che la boxe oggi sia uno sport ancora poco riconosciuto in Italia nonostante sia considerata per antonomasia la nobile arte ?

<< Si, credo che in Italia sia ancora poco riconosciuta, anche perché ci sono persone che ancora credono che il pugilato sia uno sport aggressivo e faccia diventare cattive le persone, ma in realtà è tutto il contrario, perché la prima cosa che ti insegna è la disciplina. >>

Cosa significa fare il pugile a tempo pieno? E come riesci a conciliare la vita privata con gli allenamenti? 

<< Fare il pugile a tempo pieno significa sacrificio e dedizione. In vista di match non puoi permetterti troppi svaghi e vizi. Riesco comunque a conciliare il pugilato, con il lavoro, le uscite e la vita privata. Ci vuole semplicemente organizzazione e serietà. >>

Ci sono state occasioni particolari che ti hanno spinto a pensare di voler lasciare questo affascinante sport?

<< No, non ho mai pensato di abbandonare il pugilato, perché è quello che voglio fare per tutta la vita ed è la mia valvola di sfogo. >>

La boxe è davvero uno sport di strada? Oppure oggi è uno sport che possono praticare tutti? 

<< Credo che non tutti possano praticare questo sport a livello agonistico perché non è un gioco. Bisogna essere portati ma oltre il talento servono gli attributi. Potrebbe farlo chiunque a livello amatoriale, perché ti tiene davvero in forma. >>

Forse la domanda più scomoda da porti!

Il 30 luglio 2022 in occasione della manifestazione pugilistica a carattere internazionale ed interregionale organizzata dalla boxe Team Cappai in collaborazione con il Tagoo Beach Club e l’Accademia Pugilistica Sardegna era previsto il tuo esordio da PRO contro il pugile inglese Marty Kayes, che per ragioni burocratiche non si è potuto svolgere. Una doccia fredda arrivata la notte prima dell’incontro. 

Come hai reagito a questa spiacevole notizia?

<< Ho reagito male in un primo momento, perché avevo voglia di salire nel ring e dimostrare tutto ciò che so fare, ma non mi sono demoralizzato perché ne avrò tanti da fare e la strada è ancora lunga. È stato solo un appuntamento rimandato. Testa al prossimo match! >>

Ancora una volta ringraziamo Stefano Lai il giovane pugile sardo, per il tempo che ci ha dedicato e da ciò che ci ha raccontato, traspare tutta la sua determinazione ed amore per questa bellissima disciplina. Un grande in bocca al lupo per i suoi prossimi impegni e faremo sicuramente il tifo per lui!

testo a cura di Redazione.

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